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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Imu agricola: il decreto è legge, montagna esentata

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La Camera ha approvato in via definitiva il decreto sull’Imu agricola, che diventa così legge dello Stato a seguito del caos avvenuto nei mesi scorsi. Una situazione che non ha mancato di imbarazzare il governo, riuscito infine a sanare la normativa. Bocciati tutti gli emendamenti presentati in aula: il decreto è rimasto, così, invariato dall’ultimo passaggio in Senato e arriva così a destinazione dopo un percorso assai accidentato.  Tutto ha avuto inizio quando, nello scorso mese di novembre, la maggioranza ha deciso di porre mano alla regolamentazione in materia di esenzioni relative all’imposta municipale unica sui terreni agricoli, contenuti nei Comuni ritenuti montani. Inizialmente, erano stati adottati alcuni criteri legati all'altimetria che avevano provocato una pioggia di reazioni, sintetizzati in un documento promosso dal presidente dell'integruppo per lo sviluppo della montagna on. Enrico Borghi che aveva raccolto oltre 150 firme di deputati

Regolamento (UE) n. 1307/2013 recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori. Riconoscimento della "guardiania" quale pratica di pascolo riconosciuta come uso e consuetudine locale ai sensi del DM n. 1420 del 26 febbraio 2015 articolo 2 "Mantenimento di una superficie agricola".

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Il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013 stabilisce le norme sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune. Il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, stabilisce le norme relative ai pagamenti diretti agli agricoltori nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune. Il regolamento delegato (EU) n. 639/2014 della Commissione, dell’11 marzo 2014, integra il regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio e ne modifica l’allegato X. L’art. 4 comma 3 della legge 29 dicembre 1990, n. 428, concernente disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee, dispone altresì che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni le province autonome d

Ager: 7 milioni di euro per la ricerca agroalimentare, agricoltura di montagna tra i settori da finanziare

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Le Fondazioni bancarie aderenti ad AGER (Agroalimentare e Ricerca) sosterranno la ricerca in acquacoltura, agricoltura di montagna, olivo ed olio e prodotti caseari. Nuove ed importanti risorse per la ricerca scientifica nel settore agroalimentare. Ammonta infatti a sette milioni e duecentoventimila euro il finanziamento che le Fondazioni bancarie aderenti ad AGER (Agroalimentare E Ricerca) stanzieranno per rafforzare e consolidare la leadership delle produzioni di eccellenza italiane. I fondi verranno messi a disposizione di quattro settori: acquacoltura,   agricoltura di montagna , olivo ed olio e prodotti caseari. Questi vanno ad aggiungersi ai sedici progetti già finanziati negli anni scorsi da AGER e relativi ai comparti cerealicolo, ortofrutticolo, vitivinicolo e zootecnico e quasi tutti già portati a termine. Continua quindi la positiva esperienza, iniziata sette anni fa, che ha visto un gruppo di Fondazioni bancarie riunirsi in un’Associazione Temporanea di Scopo (A

OSPEDALE DI CARMAGNOLA LA VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO RUFFINO: “LA REGIONE GARANTISCA ALMENO CINQUE SPECIALITA'”

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Presentato un Ordine del giorno per aggiungere  riabilitazione, urologia e oncologia alle due previste al momento Con la riorganizzazione della Rete ospedaliera approvata dalla Regione Piemonte,   l’Ospedale San Lorenzo di Carmagnola è stato inserito nell’ASL To5   per l’area Sud-Est di Torino, insieme al Santa Croce di Moncalieri e al Maggiore di Chieri. > Al presidio , che ha il ruolo di ospedale di base sede di pronto soccorso,   al momento sono state destinate solo due specialità   (medicina e chirurgia generale),rispetto alle 10 attribuite a Moncalieri e alle 9 di Chieri.   Su altre 11 l’Asl deve ancora definire una assegnazione. > “Considerato che stiamo parlando di servizi sanitari d’eccellenza   - sottolinea la vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino -   e che una loro chiusura aggiungerebbe altre difficoltà al territorio Carmagnolese, dove sono stati già chiusi il punto nascita, ostetricia e ginecologia, ho chiesto con un ordine del gio

Piano regionale per cimiteri e crematori

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L’Aula di Palazzo Lascaris ha approvato, a maggioranza, la delibera che adotta il Piano regionale di coordinamento predisposto dalla Giunta per la realizzazione di nuovi cimiteri e crematori. L’obbligo di dotarsi di questo provvedimento era stato previsto dalle legge nazionale  130/2001 e dalla legge regionale 15/2011. Per quanto riguarda i crematori, il testo stabilisce i requisiti per la costruzione di un nuovo impianto, che deve realizzare almeno 1.200/1.300 cremazioni all’anno e avere un bacino di riferimento di almeno 5mila decessi all’anno (equivalente a una popolazione di circa 500mila abitanti), un valore raggiungibile anche attraverso associazioni tra Comuni, Convenzioni e Unioni di Comuni. Si prevede inoltre una distanza minima da una struttura all’altra pari a 50 km, garantendo comunque la realizzazione di un impianto per ogni territorio provinciale. Tale criterio non si applica per l’ambito territoriale della Città metropolitana. Possono comunque essere autorizzati

Città metropolitana la vicepresidente del Consiglio Regionale Ruffino: “Non basta trasferire le funzioni, servono le risorse”

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“Se la Regione Piemonte sceglie di lasciare alla Città metropolitana le funzioni della Provincia deve anche trasferirle le risorse necessarie per essere operativa e dare servizi ai territori, perché così si rischia la paralisi e a farne le spese per prima sarà, come sempre, la periferia” :   a parlare è la vice presidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino , a seguito dell’incontro svoltosi questa mattina per la presentazione della bozza di statuto della Città Metropolitana alle organizzazioni sindacali da parte del sindaco Piero Fassino e dell’assessore regionale al Bilancio, Aldo Reschigna. “Così non può funzionare   - continua la vicepresidente Ruffino -   in altre regioni gli statuti sono stati già approvati, mentre qui si parla ancora di una bozza. I problemi sono tantissimi e rimangono irrisolti: negli ultimi due anni con i vincoli del patto di stabilità sono mancati interventi sulla viabilità e sull’edilizia scolastica, c’è il panico sul personale provinciale da

SANITA’, RUFFINO (FI): UNA REGIONE A MISURA DI RICORSO

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“Ormai è una Regione sempre più ‘a misura di ricorso’ sulla sanità. Sono tutti scontenti delle decisioni assunte dall’assessore Antonio Saitta, sia gli operatori pubblici sia quelli privati”. È questa la chiosa pronunciata dal vice presidente del consiglio regionale,  Daniela Ruffino , a margine dell’audizione dei rappresentanti del Comitato di Difesa e Valorizzazione dell’Ospedale San Luigi di Torino e dei rappresentanti dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop) in IV Commissione. “Da un lato – spiega l’esponente regionale – è emersa con forza la questione del futuro del San Luigi dove l’assessore aveva dichiarato che attenderà la nomina del nuovo direttore generale prima di aprire un tavolo che ne determini la   mission . Una scelta che di fatto condanna una struttura d’eccellenza a vedere prolungata la sua agonia visto il ricorso che pende sul bando per la nomina dei direttori”.  “Dall’altro vi è poi il fronte aperto con il mondo privato – aggiunge   Ruffino