Interrogazione: Contributi economici per il mantenimento a domicilio di persone anziane e disabili



INTERROGAZIONE INDIFFERIBILE E URGENTE


Oggetto: Contributi economici per il mantenimento a domicilio di persone anziane e disabili


PREMESSO che la Regione Piemonte nel corso del 2014 ha impegnato 45 milioni di euro di risorse regionali e quasi 30 milioni di risorse del fondo nazionale per la non autosufficienza a favore dei contributi economici per il mantenimento a domicilio di persone anziane e disabili;

CONSIDERATO che contestualmente la precedente amministrazione aveva avviato un serrato confronto con il Ministero della Salute e le Regioni ai tavoli del Patto per la salute e di quello per la definizione dei nuovi livelli essenziali di assistenza, per superare le indicazioni del dpcm 2001 in materia di servizi dell'area socio-sanitaria integrata.

TENUTO CONTO che in tale contesto le risorse per l'assistenza domiciliare di lunga durata, come si evince dagli atti di riparto, sono state distribuite sul territorio sulla base della spesa storica, determinando la loro concentrazione per più di 30 milioni di euro a favore della Città di Torino e quindi realizzando squilibri nell'accesso alle risorse a danno dei residenti nelle aree disagiate come quelle montane o come quelle a maggior tasso di popolazione anziana;

RILEVATO che alla data attuale non è dato di sapere come tali risorse siano state spese sul territorio regionale e quanti cittadini siano stati presi in carico e quanti in lista d'attesa per accedere al contributo;

CONSIDERATO che l'attuale Giunta regionale ha finora lanciato sui mass media e agli incontri locali messaggi allarmanti sulle disponibilità economiche che potranno essere disponibili nel bilancio 2015 a favore delle politiche regionali nel loro complesso e, in particolare, per le politiche sociali senza peraltro ancora procedere a definire effettivamente l'entità dei tagli previsti;

RILEVATO inoltre che a fine gennaio scorso il Ministero della Salute ha effettuato un lancio giornalistico sulla prossima presentazione alle Regioni dei nuovi Lea, che al momento non sembrerebbero introdurre novità sul tema delle prestazioni socio-sanitarie;

APPRESO inoltre che il 29 gennaio 2015 il Tar Piemonte ha annullato gli atti amministrativi che consentivano il trasferimento delle risorse per la non autosufficienza agli enti gestori, determinando un vuoto normativo molto pericoloso per l'erogazione dei servizi domiciliari a cittadini particolarmente in difficoltà, come sono le persone disabili, anche alla luce del maggior termine per l'approvazione del bilancio di previsione 2015, che l’attuale amministrazione ha voluto, e che il Gruppo Forza Italia ha fortemente contestato;

TENUTO CONTO che in questa situazione aumenta la preoccupazione per il mantenimento dei servizi domiciliari agli anziani e ai disabili residenti in Piemonte, visto che la sola richiesta di anticipo delle risorse alle aziende sanitarie regionali non garantisce affatto il mantenimento dell'entità della spesa regionale in materia

SI INTERROGA
il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente per sapere

• come sono state distribuite le risorse 2014 sul territorio regionale e, in particolare, quanti cittadini anziani e disabili sono stati presi in carico dai servizi domiciliari ;

• quali sono le risorse regionali e statali che la Giunta regionale intende mettere a disposizione nel bilancio 2015 per i servizi per il mantenimento a domicilio, comprensive di quelle per gli assegni di cura;

• come la Giunta regionale intenda proporre un nuovo criterio di riparto di queste risorse sui territori, superando il criterio della spesa storica, che creano differenze insopportabili tra centro metropolitano di Torino e arie periferiche delle varie Province;

• quali sono le azioni che il Presidente Chiamparino, in qualità di Presidente della Conferenza delle Regioni, e l'Assessore Saitta hanno effettivamente messo in atto ai tavoli del Ministero della Salute per la revisione dei Lea socio-sanitari, affinché sia chiaro una volta per tutte se i servizi degli assistenti familiari siano una competenza della sanità, come le associazioni di difesa dei diritti degli assistiti sostengono, o una prestazione sociale, peraltro sostenuta da un fondo nazionale per la non autosufficienza chel’attuale Governo continua a sottostimare come ha fatto anche nell'ultima Legge di stabilità rispetto alle richieste dei disabili e delle loro associazioni;

• quali azioni l'Assessore Saitta intenda mettere in atto a seguito della sentenza del TAR 156/2015, per garantire anche nel 2015 il prosieguo degli interventi domiciliari già in corso e così rassicurare più di 15.000 piemontesi sul mantenimento degli attuali servizi.




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