Nuova adozione del Piano paesaggistico regionale (Ppr) - L.r. 56/1977 e s.m.i.



Premesso che:
-    la Convenzione Europea sul Paesaggio sottoscritta in data 20 ottobre 2000 dagli Stati Membri del Consiglio d’Europa impegna gli Stati a integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione territoriale e urbanistica e in quelle a carattere culturale, ambientale, agricolo, sociale ed economico, nonché nelle altre politiche che possono avere un’incidenza diretta o indiretta sul paesaggio nel rispetto del principio di sussidiarietà e tenendo conto della Carta Europea dell’autonomia locale;
-    il Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i. “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (di seguito denominato Codice), all’articolo 1 stabilisce che la Repubblica tuteli e valorizzi il patrimonio culturale, costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici, in coerenza con le attribuzioni di cui all’articolo 117 della Costituzione, e che lo Stato, le regioni, le città metropolitane, le province e i comuni assicurino e sostengano la conservazione del patrimonio culturale e ne favoriscano la pubblica fruizione e la valorizzazione;
-     il Codice, all’articolo 135, stabilisce che le regioni assicurino, attraverso la pianificazione paesaggistica dell’intero territorio regionale, l’adeguata tutela e valorizzazione del paesaggio, anche in relazione alle prospettive di sviluppo sostenibile;
-     il Codice, agli articoli 143 e 156, prevede la facoltà di stipulare intese tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (di seguito denominato Ministero) e le regioni, finalizzate all’elaborazione congiunta dei nuovi piani paesaggistici o allo svolgimento delle attività volte alla verifica e all’adeguamento dei piani paesaggistici vigenti.
           Preso atto che: 
-    il Ministero e la Regione hanno siglato, in data 28 marzo 2008, il Protocollo d’intesa finalizzato alla formazione condivisa del primo Piano paesaggistico regionale (Ppr) e, in data 11 luglio 2008, il disciplinare di attuazione del Protocollo di intesa, successivamente integrato in data 27 gennaio 2010;
-     la Giunta regionale, con deliberazione n. 53-11975 del 4 agosto 2009, ha adottato il Ppr ai sensi dell’articolo 8 quinquies della Lr 56/1977 e s.m.i.; 
-     le prescrizioni del Ppr sono state sottoposte alle misure di salvaguardia previste dall’articolo 143, comma 9, del Codice e pertanto, a far data dalla sua adozione, non sono consentiti sugli immobili e nelle aree tutelate ai sensi dell’articolo 134 del Codice, interventi in contrasto con le prescrizioni degli articoli 13, 14, 16, 18, 26, 33 contenute nel Ppr stesso.
Rilevato che:
-     a seguito dell’adozione del Ppr e della relativa pubblicazione, sono pervenute complessivamente n. 533 osservazioni, di cui 525 presentate dai soggetti interessati e 8 presentate dalle autorità con competenze ambientali ai fini della Vas;
-     a seguito della pubblicazione e dell’acquisizione dei contributi e delle osservazioni in merito alla procedura di Vas, ai sensi dell’articolo 20 della Lr 40/1998 e s.m.i. e della DGR n. 12 – 8931 del 9 giugno 2008, l’autorità competente ha espresso parere motivato sulla compatibilità ambientale del Ppr con deliberazione della Giunta regionale n. 34 - 3838 dell’8 maggio 2012, con cui sono state fornite indicazioni tecniche e operative per prevenire, mitigare e compensare i potenziali effetti del Ppr sull’ambiente, da tenere in considerazione nelle successive fasi dell’iter di approvazione;
-     la Giunta regionale, con deliberazione n. 6-5430 del 26 febbraio 2013, ha approvato le controdeduzioni formulate alle osservazioni presentate dai soggetti interessati e dalle autorità con competenze ambientali ai fini della Vas, ritenendo opportuna, anche alla luce del parere motivato, una revisione complessiva degli elaborati e la successiva nuova adozione del Ppr, al fine di garantire un nuovo processo di consultazione delle province, della città metropolitana, degli enti locali e del pubblico, prima dell’acquisizione del parere della CTU e della Commissione regionale per gli insediamenti di interesse storico e artistico, paesaggistico e documentario e della trasmissione al Consiglio regionale per l’approvazione.
Rilevato altresì che:
-     diverse osservazioni pervenute hanno riguardato le prescrizioni in salvaguardia di cui ai commi 8 e 9 dell’articolo 13 delle norme di attuazione e nelle more della revisione complessiva e della successiva nuova adozione del Ppr, è emersa la necessità di riformulare fin da subito, ai fini della loro applicazione, tali prescrizioni;
-     la Giunta regionale pertanto, con medesima deliberazione n. 6-5430 del 26 febbraio 2013, ha adottato la riformulazione delle prescrizioni contenute nei commi 8 e 9 dell’articolo 13, che hanno sostituito le prescrizioni contenute nei commi 8 e 9 dell’articolo 13 delle norme di attuazione adottate con D.G.R. n. 53 – 11975 del 4 agosto 2009;
-     a seguito della pubblicazione della deliberazione n. 6-5430 del 26 febbraio 2013, sono pervenute 8 osservazioni da parte dei soggetti interessati, e che le relative determinazioni sono state assunte dalla Giunta regionale con deliberazione n. 19-1441 del 18 maggio 2015 e sono state inserite nella revisione complessiva e nella nuova adozione del Ppr, di cui al presente atto.
Considerato che il Ppr è stato sottoposto a una approfondita rilettura e a un complesso processo di revisione e integrazione dei suoi aspetti conoscitivi, cartografici e normativi, che ha portato a una nuova formulazione di tutti gli elaborati, operando in particolare al fine di agevolare la lettura degli elaborati stessi, semplificare la normativa, precisare le informazioni cartografiche riportate, nonché aggiornare e integrare i contenuti del Piano con le proposte pervenute dai soggetti consultati.
Considerato altresì che:
-     a seguito delle osservazioni pervenute riguardanti la rappresentazione cartografica dei beni paesaggistici di cui agli articoli 136, 142 e 157 del Codice, individuati alla scala 1:250.000, è stato istituito un Comitato tecnico ai sensi del comma 3 del citato Protocollo d’Intesa del 28 marzo 2008, costituito da funzionari della Regione Piemonte e funzionari del Ministero, finalizzato alla ricognizione dei beni stessi a una scala di maggior dettaglio;
-     il Comitato ha predisposto i "Criteri di individuazione degli immobili e delle aree di notevole interesse pubblico ai sensi degli articoli 136 e 157 del D.lgs. 42/2004 e s.m.i." (approvati nel Comitato tecnico del 4 febbraio 2010) e i "Criteri per la ricognizione, delimitazione e rappresentazione degli immobili e delle aree tutelate per legge ai sensi dell'articolo 142 del D.lgs. 42/2004 e s.m.i" (approvati nel Comitato tecnico del 9 maggio 2013);
-     alla luce di tali criteri, il Comitato ha provveduto alla ricognizione e all'esatta perimetrazione dei beni paesaggistici di cui agli articoli 136 e 157 del Codice, presenti nel territorio piemontese, nonché alla ricognizione delle aree tutelate per legge di cui all'articolo 142 del Codice stesso, rappresentati nella Tavola P2 del Ppr alla scala 1:100.000 e in un nuovo elaborato del Ppr, denominato Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte, in una scala di maggior dettaglio;
-     a conclusione dei lavori di ricognizione dei beni paesaggistici, in considerazione dei numerosi scostamenti riscontrati rispetto alle delimitazioni dei beni precedentemente conosciute e applicate dagli enti locali ai fini dell’autorizzazione paesaggistica, nonché in considerazione della rappresentazione di 42 beni tutelati ai sensi degli articoli 136 e 157 del Codice, rinvenuti negli archivi del Ministero successivamente all’adozione del Ppr e fino ad ora non applicati sul territorio regionale, si è ritenuto necessario garantire il coinvolgimento dei soggetti interessati, inviando a ciascun comune piemontese un’informativa contenente la documentazione relativa ai beni presenti sul proprio territorio (ex articoli 136 e 157 e articolo 142 del Codice), con l’invito a verificare tale documentazione rispetto ai dati in proprio possesso e a esprimere eventuali considerazioni in merito;
-     tale processo di condivisione ha condotto alla presentazione di 280 rilievi da parte dei comuni, la gran parte dei quali inerenti all’individuazione dei fiumi, torrenti e corsi d’acqua a cui applicare la tutela di cui al comma 1, lettera c., dell’articolo 142 del Codice, e che si è pertanto provveduto a precisare l’individuazione di tali beni, avvalendosi anche delle competenze della Direzione regionale Opere pubbliche e promuovendo singoli incontri con i comuni interessati.
Dato atto che:
-     il Piano paesaggistico regionale, ai sensi dell’articolo 143, comma 1, lettera b., del Codice, per gli immobili ed aree oggetto di dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi degli articoli 136 e 157 del Codice definisce specifiche prescrizioni d’uso, riportate nel Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte;
-     le prescrizioni definite dal Ppr sono sottoposte alle misure di salvaguardia previste dall’art. 143, comma 9 del Codice e pertanto, a far data dalla sua adozione, non sono consentiti sugli immobili e nelle aree tutelate ai sensi dell’articolo 134 del Codice stesso interventi in contrasto con le prescrizioni degli articoli 3, 13, 14, 15, 16, 18, 23, 26, 33 e 39 delle norme di attuazione in esso contenute, nonché con le specifiche prescrizioni d’uso di cui all’articolo 143, comma 1, lettera b., del Codice stesso, riportate nel Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte, Prima parte, all’interno della sezione “prescrizioni specifiche” presente nelle schede relative a ciascun bene.
Dato altresì atto che, fino all’approvazione del Ppr, il regime transitorio relativo alla delimitazione e rappresentazione dei beni paesaggistici di cui agli articoli 136, 142 e 157 del Codice è disciplinato dall’articolo 45, comma 1, delle norme di attuazione del Ppr stesso.
Rilevato che:
-     il Ppr adottato con DGR 53-11975 del 4 agosto 2009 aveva individuato all’interno del patrimonio fondiario dell’Ordine Mauriziano i tenimenti da assoggettare a specifica tutela ai sensi dell’articolo 143, comma 1, lettera d., del Codice e che per dieci di tali tenimenti è stata successivamente attivata e conclusa, con l’approvazione della deliberazione della Giunta regionale 4 agosto 2014, n. 37-227 “Dichiarazione di notevole interesse pubblico dei Tenimenti storici dell'Ordine Mauriziano ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettera c) del d.lgs. n. 42/2004 recante "Codice dei beni culturali e del paesaggio"”, l’apposita procedura per la dichiarazione di interesse pubblico di cui agli articoli 138, 139 e 140 del Codice, definendone altresì la specifica disciplina d’uso;
-     tali beni sono rappresentati nella Tavola P2 del Ppr e nel Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte, Prima parte, e la relativa disciplina d’uso è contenuta nelle singole dichiarazioni di notevole interesse pubblico già vigenti e operanti.
Preso atto che la legge regionale 25 marzo 2013, n. 3, “Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo) e ad altre disposizioni regionali in materia di urbanistica ed edilizia”, ha disciplinato, all’articolo 7 della Lr 56/1977, il procedimento per la formazione e approvazione del Piano paesaggistico regionale, ulteriormente modificato con la legge regionale 12 agosto 2013, n. 17 “Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l’anno 2013” e con la legge regionale 11 marzo 2015, n. 3 “Disposizioni regionali in materia di semplificazione”.
Considerato il “Documento intermedio di condivisione dei lavori svolti, in attuazione del Protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dalla Regione Piemonte il 28 marzo 2008”, sottoscritto dalla Regione e dal Ministero il 4 dicembre 2014, con il quale i due Enti hanno inteso condividere la conclusione del processo (avviato nel 2009 e terminato nel 2014) di revisione e integrazione degli elaborati del Ppr e di ricognizione delle aree tutelate ai sensi della Parte III del D.lgs 42/2004 e della successiva definizione delle specifiche prescrizioni d’uso predisposte per ciascun bene paesaggistico oggetto di singolo decreto.

Visti gli elaborati costituenti il Ppr, così come integrati e modificati a seguito del processo di revisione e delle DGR n. 6-5430 del 26 febbraio 2013 e n. 19-1441 del 18 maggio 2015.

a.     Relazione
b.     Norme di Attuazione
c.     Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte (Prima parte e Seconda parte)
d.     Schede degli ambiti di paesaggio
e.     Elenchi delle componenti e delle unità di paesaggio
f.      Tavole di Piano:
- P1: Quadro strutturale, scala 1:250.000
- P2: Beni paesaggistici -Quadro d’unione, scala 1:250.000 - Tavole (6 fogli), scala 1:100.000
-Tavola P2.1: Verbano Cusio Ossola
-Tavola P2.2: Eporediese - Basso Canavese e Valli laterali
-Tavola P2.3: Novarese – Vercellese - Biellese
-Tavola P2.4: Torinese e Valli laterali
-Tavola P2.5: Alessandrino - Astigiano
-Tavola P2.6: Cuneese - Monregalese
- P3: Ambiti e unità di paesaggio, scala 1:250.000
- P4. Componenti paesaggistiche - Quadro d’unione, scala 1:250.000 - Tavole (22 fogli), scala 1:50.000:
-Tavola P4.1:   Alto Verbano Cusio Ossola
-Tavola P4.2:   Verbano Cusio Ossola Occidentale
-Tavola P4.3:   Verbano Cusio Ossola Orientale
-Tavola P4.4:   Alta Valsesia
-Tavola P4.5:   Bassa Valsesia - Novarese
-Tavola P4.6:   Valli di Lanzo - Canavese
-Tavola P4.7:   Eporediese
-Tavola P4.8:   Pianura novarese
-Tavola P4.9:   Valli di Susa
-Tavola P4.10: Torinese
-Tavola P4.11: Pianura vercellese
-Tavola P4.12: Monferrato - Casalese
-Tavola P4.13: Val Pellice
-Tavola P4.14: Pinerolese
-Tavola P4.15: Astigiano
-Tavola P4.16: Alessandrino
-Tavola P4.17: Saluzzese
-Tavola P4.18: Pianura cuneese
-Tavola P4.19: Langhe
-Tavola P4.20: Valli appenniniche
-Tavola P4.21: Valli cuneesi sud occidentali
-Tavola P4.22: Monregalese
- P5: Rete di connessione paesaggistica, scala 1:250.000
- P6: Strategie e politiche per il paesaggio, scala 1:250.000
g.     Rapporto ambientale
h.     Sintesi non tecnica
i.       Piano di monitoraggio;
che sostituiscono integralmente gli elaborati adottati con DGR n. 53 – 11975 del 4 agosto 2009 e con DGR n. 6-5430 del 26 febbraio 2013;
Constatato che, ai sensi dell’articolo 7, comma 2, della Lr 56/1977 e s.m.i.:
-     si può procedere all’adozione del Ppr e alla successiva trasmissione alle province e alla città metropolitana, che entro i successivi 60 giorni esprimono parere con deliberazione consiliare e lo trasmettono alla Regione;
-     il Ppr è trasmesso inoltre all’autorità competente alla Vas e sono informati dell’adozione anche i soggetti competenti in materia ambientale che, entro i successivi 60 giorni, possono fornire i propri contributi;
-     contestualmente è data notizia sul bollettino ufficiale della Regione, con indirizzo del sito informatico in cui chiunque può prendere visione degli elaborati al fine di far pervenire, entro i successivi 60 giorni, osservazioni anche ai fini del processo di Vas.
-     di individuare nella Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio - Settore Pianificazione territoriale e paesaggistica, in Corso Bolzano n. 44, 10121 Torino, la sede presso la quale chiunque può far pervenire, nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione, le proprie motivate osservazioni per posta ordinaria o, tramite posta certificata, all’indirizzo territorio-ambiente@cert.regione.piemonte.it, utilizzando “Osservazioni Ppr” quale oggetto della e-mail.
Preso atto che l’approvazione da parte del Consiglio regionale avviene sulla base dei contenuti dell’Accordo con il Ministero per i beni e le attività culturali, di cui all’articolo 143 del Codice.

Visti:
-     il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i. “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”;
-     la legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 “Tutela ed uso del suolo”, come modificata dalla legge regionale 25 marzo 2013, n. 3 “Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo) e ad altre disposizioni regionali in materia di urbanistica ed edilizia”, dalla legge regionale 12 agosto 2013, n. 17 “Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l’anno 2013” e dalla legge regionale 11 marzo  2015, n. 3 “Disposizioni regionali in materia di semplificazione”;
-     la legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40 e s.m.i. “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione”, in particolare l’art. 20, e la DGR 12-8931 del 9 giugno 2008 “D.lgs. 152/2006 e s.m.i. - Norme in materia ambientale - Primi indirizzi operativi per l'applicazione delle procedure in materia di Valutazione ambientale strategica di piani e programmi.”;
-     la DGR n. 53-11975 del 4 agosto 2009 “Legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 e successive modifiche e integrazioni. Adozione del Piano Paesaggistico Regionale.”;
-     la DGR n. 34-3838 dell’8 maggio 2012 “D.lgs. 152/2006 e s.m.i. - DGR n. 12-8931 del 9 giugno 2008. Valutazione ambientale strategica del Piano paesaggistico regionale. Espressione del parere motivato di compatibilità ambientale.”;
-     la DGR n. 6-5430 del 26 febbraio 2013 “L.R. 56/1977 e s.m.i., L.R. 40/1998 e s.m.i. - Piano Paesaggistico Regionale (PPR): approvazione delle controdeduzioni formulate alle osservazioni e riformulazione e adozione delle prescrizioni contenute ai commi 8 e 9 dell'articolo 13 delle norme di attuazione.”;
-     la DGR  n. 37-227 del 4 agosto 2014 “Dichiarazione di notevole interesse pubblico dei Tenimenti storici dell'Ordine Mauriziano ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettera c) del d.lgs. n. 42/2004 recante "Codice dei beni culturali e del paesaggio"”;
-     la D.G.R. n. 19-1441 del 18 maggio 2015 “L.r. 56/1977 e s.m.i. - Piano paesaggistico regionale - Assunzione delle determinazioni formulate a seguito delle osservazioni ai commi 8 e 9 dell’articolo 13 delle norme di attuazione adottate con DGR n. 6-5430 del 26 febbraio 2013”;
-     il “Documento intermedio di condivisione dei lavori svolti, in attuazione del Protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dalla Regione Piemonte il 28 marzo 2008.”

Tutto ciò premesso e considerato;
la Giunta Regionale, unanime,
d e l i b e r a

di adottare, ai sensi dell’articolo 7 della Lr 56/1977 e s.m.i., il Piano paesaggistico regionale costituito dai seguenti elaborati, così come integrati e modificati a seguito del processo di revisione e delle DGR n. 6-5430 del 26 febbraio 2013 e n. 19-1441 del 18 maggio 2015:
a.     Relazione
b.     Norme di Attuazione
c.     Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte
d.     Schede degli ambiti di paesaggio
e.     Elenchi delle componenti e delle unità di paesaggio
f.      Tavole di Piano:
- P1: Quadro strutturale, scala 1:250.000
- P2: Beni paesaggistici -Quadro d’unione, scala 1:250.000 - Tavole (6 fogli), scala 1:100.000
-Tavola P2.1: Verbano Cusio Ossola
-Tavola P2.2: Eporediese - Basso Canavese e Valli laterali
-Tavola P2.3: Novarese – Vercellese - Biellese
-Tavola P2.4: Torinese e Valli laterali
-Tavola P2.5: Alessandrino - Astigiano
-Tavola P2.6: Cuneese - Monregalese
- P3: Ambiti e unità di paesaggio, scala 1:250.000
- P4. Componenti paesaggistiche - Quadro d’unione, scala 1:250.000 - Tavole (22 fogli), scala 1:50.000:
-Tavola P4.1:   Alto Verbano Cusio Ossola
-Tavola P4.2:   Verbano Cusio Ossola Occidentale
-Tavola P4.3:   Verbano Cusio Ossola Orientale
-Tavola P4.4:   Alta Valsesia
-Tavola P4.5:   Bassa Valsesia - Novarese
-Tavola P4.6:   Valli di Lanzo - Canavese
-Tavola P4.7:   Eporediese
-Tavola P4.8:   Pianura novarese
-Tavola P4.9:   Valli di Susa
-Tavola P4.10: Torinese
-Tavola P4.11: Pianura vercellese
-Tavola P4.12: Monferrato - Casalese
-Tavola P4.13: Val Pellice
-Tavola P4.14: Pinerolese
-Tavola P4.15: Astigiano
-Tavola P4.16: Alessandrino
-Tavola P4.17: Saluzzese
-Tavola P4.18: Pianura cuneese
-Tavola P4.19: Langhe
-Tavola P4.20: Valli appenniniche
-Tavola P4.21: Valli cuneesi sud occidentali
-Tavola P4.22: Monregalese
- P5: Rete di connessione paesaggistica, scala 1:250.000;
- P6: Strategie e politiche per il paesaggio, scala 1:250.000
g.     Rapporto ambientale
h.     Sintesi non tecnica
i.       Piano di monitoraggio
che sostituiscono integralmente gli elaborati adottati con DGR n. 53 – 11975 del 4 agosto 2009 e con DGR n. 6-5430 del 26 febbraio 2013;
-     di stabilire che le prescrizioni definite dal Ppr sono sottoposte alle misure di salvaguardia previste dall’art. 143, comma 9 del Codice e pertanto, a far data dalla sua adozione, non sono consentiti sugli immobili e nelle aree tutelate ai sensi dell’articolo 134 del Codice stesso interventi in contrasto con le prescrizioni contenute negli articoli 3, 13, 14, 15, 16, 18, 23, 26, 33 e 39 delle norme di attuazione in esso contenute, nonché con le specifiche prescrizioni d’uso di cui all’articolo 143, comma 1, lettera b. del Codice stesso, riportate nel Catalogo dei beni paesaggistici del Piemonte, Prima parte, all’interno della sezione “prescrizioni specifiche” presente nelle schede relative a ciascun bene;
-     di stabilire che, fino all’approvazione del Ppr, il regime transitorio relativo alla delimitazione e rappresentazione dei beni paesaggistici di cui agli articoli 136, 142 e 157 del Codice è disciplinato dall’articolo 45, comma 1, delle norme di attuazione del Ppr stesso;
-     di dare mandato alla Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio per gli adempimenti relativi al procedimento di valutazione ambientale strategica, alla trasmissione alle province e alla città metropolitana, alla pubblicazione per sessanta giorni lavorativi sul sito informatico della Regione, alla pubblicazione sul BUR della notizia dell’adozione e dell’indirizzo del sito informatico su cui chiunque può prendere visione degli elaborati per formulare osservazioni, al conseguente ricevimento delle osservazioni e alla predisposizione degli elaborati definitivi, da sottoporre al Consiglio regionale per l’approvazione;
-     di individuare nella Direzione Ambiente, Governo e Tutela del territorio - Settore Pianificazione territoriale e paesaggistica, in Corso Bolzano n. 44, 10121 Torino, la sede presso la quale chiunque può far pervenire, nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione, le proprie motivate osservazioni per posta ordinaria o, tramite posta certificata, all’indirizzo territorio-ambiente@cert.regione.piemonte.it, utilizzando “Osservazioni Ppr” quale oggetto della e-mail.


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